Proseguono “Le Passeggiate Poetiche”di agosto nel Parco Nazionale del Circeo.  
La rassegna itinerante ideata dall’Aps Exotique racconta e promuove il  Parco attraverso la musica e le arti performative con 5 appuntamenti che scandiranno il ritmo dell’ultima settimana di agosto, attraversando ben 3 dei  5 Ambienti  che lo caratterizzano.

Il 23 agosto è protagonista nuovamente il Promontorio con la Grotta delle Capre, sito di particolare interesse storico-naturalistico, con l’installazione inedita a cura del fotografo Gianmaria De Luca “La grotta e l’origine dell’arte figurativa”; il 24 agosto ci sposteremo sulla Duna Litoranea con una passeggiata notturna che culminerà in un momento contemplativo lontani da fonti luminose artificiali con “Visioni Sonore dalla Via Lattea” performance inedita a cura dell’alchimista di suoni Donato Dozzy per le Passeggiate Poetiche; il 25 agosto il gradito ritorno di Vittorio Continelli accompagnato da Massimo Gentile in “discorso sul Mito”, dopo il successo del 16 luglio, attraverseremo alcuni dei  luoghi più suggestivi e leggendari di San Felice Circeo; il 26 agosto è la volta dei Laghi Costieri che costituiscono la parte preponderante delle Zone Umide del Parco con “La Notte dei Sogni” a cura di Enten Hitti, un’esperienza sensoriale tra sogno e realtà che ci accompagnerà durante tutta la notte; il 27 agosto torneremo sulle pendici del Promontorio del Circeo sulla spiaggia di Torre Paola, in prossimità della grotta dove sbarcò Ulisse, con “Di Rupo Performance” tratto dal  Prometeo di Eschilo a cura di Teatro KappaO.

La rassegna è ideata e realizzata dall’APS Exotique con il contributo della Regione Lazio.

Programma 25 agosto 2022
San Felice Circeo (LT) – ore 18:00*
Passeggiata Poetica alla Villa dei Quattro Venti con “discorso sul Mito” di e con Vittorio Continelli e Massimo Gentile
*|Cena al sacco|

Un percorso dalle Mura Ciclopiche alla Villa dei Quattro Venti attraverso mito, storia e leggenda del Promontorio di Circe.  A scandire il ritmo passo dopo passo il “discorso sul Mito” di e con Vittorio Continelli accompagnato da Massimo Gentile in 3 tappe particolarmente significative tra la partenza (Mura Ciclopiche) e arrivo (Villa dei Quattro Venti). Un racconto di passioni, sentimenti, avventure, disavventure, amori e metamorfosi di dei e uomini laddove un tempo dimorarono.

Lunghezza:  5  km
Dislivello: 200 mt
Difficoltà: media
Fine delle attività: ore 22:00
Guida: Augusta D’Andrassi

Posti limitati | Prenotazione obbligatoria |
Contributo a sostegno del progetto richiesto ai partecipanti 30 € adulti/10 € bimbi fino ai 17 anni di età e include: visita guidata/assicurazione/ performance artistica/navetta/cena al sacco

Per informazioni e prenotazioni:
+39.350.5670004 | +39.329.8424810 | info@exotique.it

discorso sul Mito di Vittorio Continelli
Un solo attore mette in scena una serie di racconti incentrati sulle vicende della mitologia classica restituendo uno sguardo talvolta impietoso, talvolta divertito sull’umanità e sul presente. Ognuno può riconoscersi nei sentimenti e nelle azioni dei protagonisti delle storie – dèi ed eroi ma non solo.

discorso sul Mito ci racconta tutti così come siamo: coraggiosi e codardi allo stesso tempo, avventurieri e vittime delle nostre più intime paure. È il racconto dell’umanità attraverso il filtro di storie antichissime.
Ognuno può ritrovare se stesso nelle vicende di Orfeo o in quelle di Euridice, ognuno può immaginare di essere Zeus o una delle sue vittime.
Il progetto, nella sua versione girovaga, nasce da un’esigenza personale: quella di recuperare un rapporto con gli spettatori, rapporto talvolta difficile da realizzare e da mantenere all’interno dei teatri e delle stagioni di prosa ufficiali. Per questo viene ospitato ovunque ci sia un pubblico disposto ad ascoltare: dagli appartamenti privati, alle sedi associative, alle aule scolastiche, alle piazze.
Portare uno spettacolo all’interno di uno spazio intimo e familiare, come sono le case o le associazioni, significa eliminare ogni barriera tra attore e spettatori. Condizione che si sospende soltanto durante la performance ma che si ripristina immediatamente dopo. Entrare nelle case significa parlare con il pubblico sia prima che dopo lo spettacolo, significa confrontarsi realmente con i fruitori del teatro. Con il pubblico vero che spesso non entra nemmeno negli edifici teatrali e che talvolta non sa nulla di stagioni e di festival.

In questo caso in particolare lo  spettacolo è seguito da un momento di convivialità durante il quale attore e pubblico si ritrovano a consumare un pasto insieme e brindare con un calice di vino, favorendo la discussione viva, reale, senza mediazioni. In tal modo si cerca di riportare il teatro alla sua natura primaria ovvero quella in cui palco e platea si mescolano e si confrontano.
Il punto di partenza è l’idea che il teatro sia un rituale al quale si partecipa insieme: spettatori e attori. Tutti sullo stesso piano e in un confronto aperto, costruttivo per tutti, nella convinzione che sia qualcosa di necessario ma che viva solo nel confronto continuo con coloro cui è destinato. Non esiste teatro senza spettatori e viceversa.