Gemma Ray – In collaborazione con Pentagram
“Island Fire” (Bronzerat/Goodfellas – 2012)

C’è un tempo per crescere, ed uno per spiccare il volo. Gemma Ray con il nuovo album per Bronzerat non si è nemmeno posta il problema. Tanto che il suo “Island Fire” va a collocarsi tra le uscite più sfavillanti di questo 2012, laddove il confine tra pop e musica di ricerca è davvero labile. Accompagnata da un nucleo di navigati musicisti, che provvedono ad aggiungere colore ad ogni singola composizione, la talentuosa cantante e chitarrista si scrolla di dosso ogni ingombrante paragone, provando a scriverla da sé la storia. Gli arrangiamenti orchestrali di “Bring Ring Ring Yeah” sono l’essenza stessa di un percorso creativo oggi giunto a compimento. Gemma Ray non teme di sedersi tra i grandi. Se qualcuno ha ricordato le lussureggianti orchestrazioni di Phil Spector, tra queste partiture deve pur esserci un fondamento. Tutta la dinamicità di quel suono, un tempo indelebile marchio di fabbrica per i girl-groups, è oggi a disposizione di una nuova sensibile eroina. Ovviamente “Island Fire” è un affare molto più coraggioso, se “Put Your Brain In Gear” si ricollega a quella stessa tradizione vocale, “Make It Happen” fa il verso alla psichedelica come “Rescue Me” sembra un valzer da fantascienza. Tante le frecce al suo arco, e comunque enorme la capacità di districarsi anche nelle soluzioni all’apparenza più complesse. Sapete da chi è stata folgorata Gemma Ray? La storia è nota ed è giusto ribadirla, ma quando il tuo gruppo ‘culto’ è anche disposto a concederti i suoi originali per una rielaborazione d’insieme…beh, questo si chiama amore reciproco. Ed i fratelli diseguali Russel e Ron Mael, che con gli Sparks hanno avvicinato il glam all’avanguardia, si affacciano prepotentemente nelle due magistrali cover di “How Do I Get To Carnegie Hall” e “Eaten By The Monster Of Love” facendo sì che la loro visione trovi sfogo nell’opera di questa incontenibile seguace. Dopo aver suonato con Grinderman e Kitty, Daisy and Lewis , la nostra sembra davvero pronta a strappare lo scettro a qualche reginetta del pop inglese.Exotici Musiclovers non perdete l’occasione di godervi i concerti di Gemma Ray con la sua band In Italia per presentare l’album a fine Novembre. Rimanete Connessi!
SET UP:  live 4 elementi – TRAVELLING CREW: 6 persone

Le Date:
Mercoledì 21 Novembre @ Le Scuderie_Bologna
Giovedì 22 Novembre @ Central Kitschen_Latina
Venerdì 23 Novembre @ Napoli
Sanbato Novembre 24 @ ExWide_Pisa
Domenica Novembre 25 @ Clandestino_Faenza (RA)
Lunedì Novembre 26@ Milano support band di Chris Kristofferson

“un disco veramente incantevole, per affrontare l’autunno col cuore in gola e il buonumore nella testa. Consigliatissimo(blow up settembre)

“sono tutto capolavori di scrittura e d’esecuzione queste canzoni e, credetemi, quest’album non passera’ inosservato. a mo’ di bonus, oltre alle dodici canzoni dell’album, in coda troverete anche due belle cover di pezzi degli sparks. consigliatissimo!” (buscadero settembre)

“island fire di gemma ray, terzo album della cantautrice britannica, e’ un disco pop fresco e colto ma soprattuto irresistibilmente orecchiabile.. gioca con l’immaginario dei girl group spectoriani e con l’exotica. mescola chitarre twanging e suoni sci-fi anni cinquanta sullo sfondo di orchestrazioni un po’ vintage e un po’ posticce(mucchio settembre, 3 stelle)

“…il pop vintage di shangri-las e joe meek viene filtrato da una personalita’ a tinte scure (trou de loup, rescue me) e l’aggiunta in chiusura di due bonus tratti dal repertorio degli sparks lascia intendere da che lato del pop si colloca ray” (rumore settembre, voto 7)

“…il genere – tra kate bush, girl groups e winehouse – e’ killer. terzo disco per la songwriter inglese, si ascolta” bene…(rolling stone settembre)

http://gemmaray.tv/