La chitarra battente – in legno bombato del Sud Italia – su una sponda.
La chitarra elettrica – verbo del deserto del Niger contemporaneo – sull’altra.
Ed è nel centro – nell’epicentro del ritmo – che avviene la sensuale simbiosi.
Quel magico punto di fuga ideale e incontro umano incarnato fisicamente dalle mani di Eugenio Bennato e da quelle di Bombino. Saranno loro, venerdì 27 settembre, a portare sul palcoscenico della Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia il sound cosmopolita e scarnificato dei Ritmi di contrabbando.
La loro esibizione solista e poi in duo equivale a una speciale anteprima di un progetto assai composito che troverà compimento entro l’autunno con il festival Ritmi di Contrabbando in cui la Taranta andrà all’esplorazione di altri linguaggi , di musica popolare, custoditi da altri popolo, il tutto avverrà in uno dei più particolari monumenti di Napoli – l’oasi tufacea di Castel Sant’Elmo – e che adesso invoglia la platea a partecipare per vivere assieme l’opportunità di sperimentare canzoni e melodie che sanno di natura e mare, di viaggi e migrazioni lontane.
Per quest’anteprima, Il battito della taranta si avvicina al mood tuareg, e viceversa, in un elastico in grado di liberare la percezione e la sinestesia. Aperto all’ingresso libero di quanti vorranno partecipare a questa esperienza al limite della fantasia, il concerto di Bennato e Bombino, agisce sul territorio quale sintesi di due terre a confronto. Il meridione della penisola italiana, sempre resistente, fiero delle origini, caparbio nelle sue espressioni artistiche e storico-culturali. E il Niger, terra povera e contestualmente abbondante di intuizioni e manifestazioni spirituali. Da queste crepe viene a galla una luce inedita. E sul palco i due musicisti potranno dialogare tra loro e con le rispettive band creando un crocevia irripetibile. Se Eugenio Bennato è il maestro custode del folk della Campania, delle sue cerimonie e delle sue evoluzioni, Bombino è l’emblema del rock-blues africano e di come questo possa interpretare i passaggi secolari. Il primo, ricercatore-musicista-compositore-cantautore di storie militanti, ribelli, anticonvenzionali, cresciuto nel credo delle tradizioni [NCCP + Musicanova] e della difesa tenace dalla stupida febbre pop. Ed è per tali ragioni che da decenni esplora il globo [Womad di Peter Gabriel su tutti] raccontando le favole e i fatti della cronaca di Napoli e dei suoi labirinti urbani e suburbani. Il secondo, profugo-combattente, uomo della terra sub sahariana rifugiato prima in Algeria e dopo in Burkina Faso, che attraverso le discografie di Jimi Hendrix e Mark Knoplfer ha imparato un’altra lingua [su audiocassette e vhs] che piano piano lo ha condotto a suonare assieme ai Rolling Stones e a essere amato in Italia per le collaborazioni con Jovanotti e con Adriano Viterbini.
La cartografia che cuce queste due biografie distanti, oggi diventa una casa unica.

Venerdì 27 settembre 2019 @ Reggia di Quisisana – Castellammare di Stabia (NA)
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
Info e prenotazioni: 338.1826298 / 349.1076200- info@tarantapower.it